Benvenuti nel taccuino della mia anima, nel posto in cui raccolgo le mie emozioni fermate su carta. Benvenuti in questo luogo di condivisione dove la parola diventa veicolo di trasmissione delle emozioni umane. Sentitevi liberi di passeggiare, di aprire le porte che danno accesso alle stanze del cuore. Ogni mia poesia, ogni racconto, ogni scritto è una porta socchiusa: entrate, rilassatevi e lasciate che le parole portino al vostro cuore un po' della mia anima.
- Rossomando -

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sabato 28 marzo 2015

La casa nel cuore

Vincent Van Gogh  - La nuit étoilée
C’era una volta, in un Paese lontano, la città dei bimbi dimenticati. Vivevano in quella città tutti i bambini che erano stati abbandonati dai loro genitori e quelli che erano stati dimenticati dal mondo dei grandi. Ogni anno arrivavano nella città dei bimbi dimenticati decine e decine di nuovi bambini provenienti da ogni parte del Paese. Non vi erano adulti in quella città poiché i bambini che vivevano lì non diventavano mai grandi. Non crescevano perché non avevano nulla da mangiare, né vestiti con cui scaldasi durante le fredde giornate d’inverno. Un giorno arrivò nella città dei bimbi dimenticati un frate buono; veniva da molto lontano ed aveva sentito parlare di quei poveri bambini abbandonati a se stessi. Il frate decise di costruire una casa per tutti loro e la custodì nel proprio cuore, al riparo dalla cattiveria del mondo dei grandi. Da quel giorno tutti i nuovi bambini che arrivavano nella città dei bimbi dimenticati trovavano un letto e del cibo nella piccola casa custodita nel cuore del frate buono. Per dar da mangiare ai suoi bimbi, il frate si alzava ogni mattina ed andava a chiedere l’elemosina di paese in paese. Ogni giorno egli trovava qualcuno che gli regalava del pane o degli abiti per i suoi piccoli e dopo un po’ di tempo tutti conoscevano la storia del frate che aveva la casetta nel cuore. A chiunque gli regalasse qualcosa da mangiare, il frate indicava una stella in cielo e diceva: “Vedi quella stella appena nata? Quello è il sorriso che brilla negli occhi del bimbo che oggi tu hai sfamato.” A chi invece gli dava una coperta, egli indicava un’altra stella e diceva: “Vedi quella stella appena nata? Quello è il sorriso che brilla negli occhi del bimbo che oggi tu hai scaldato.” Alcune persone decisero di prendersi cura dei bimbi che vivevano nella “casa nel cuore” ed iniziarono ad inviare al frate buono cibo, viveri, farmaci e un po’ di soldi. Furono proprio queste persone che iniziarono a raccontare ai propri figli e ai figli dei propri figli la storia del frate buono che aveva una casa nel cuore ed anche la storia di come nascevano le stelle nel cielo. Nella casa nel cuore i bimbi dimenticati non si sentivano più dimenticati, né abbandonati; crescevano felici e sani, nutriti dall’amore del frate buono e di tutti quelli che donavano loro qualcosa. Passarono gli anni e tutti ormai conoscevano la storia della casa nel cuore del frate buono e di come nascono le nuove stelle in cielo. Un giorno, mentre il frate buono camminava ai confini di un bosco, il suo tempo su questa terra arrivò alla fine ed egli si addormentò sotto un grosso albero di tiglio, ma prima di morire, pregò il Signore che si prendesse cura dei bambini che vivevano nella casetta custodita nel suo cuore. Il buon Dio, che sapeva quanto il frate amasse quei bambini, decise di esaudire il suo desiderio e prima che egli si addormentasse per sempre, prese la casetta dal suo cuore e la portò su una collina al di là del bosco. Per fare in modo che le persone non dimenticassero i bambini della “casa nel cuore”, il buon Dio chiese alle stelle di risplendere il più possibile affinché gli uomini continuassero ad aiutare i bambini abbandonati anche dopo la morte del frate buono, ricordando loro che in ogni nuova stella c’è il sorriso di un bimbo sottratto alla sofferenza e alla solitudine.


Ecco, questa è la storia che mi è stata raccontata da mia madre, che la sentì da sua madre, la quale l’aveva ascoltata da una vecchia amica di sua nonna che veniva dalla lontana Romania. Questa è la storia che io ricordo ogni volta che alzo gli occhi al cielo; ogni volta che rivedo in una nuova stella il sorriso di un bimbo che vive felice nella “casa nel cuore”. Ed ogni volta prego il buon Dio che gli uomini continuino a donare un po’ del tanto che hanno affinché quelle stelle possano continuare a brillare.

- Rossomando -

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