Benvenuti nel taccuino della mia anima, nel posto in cui raccolgo le mie emozioni fermate su carta. Benvenuti in questo luogo di condivisione dove la parola diventa veicolo di trasmissione delle emozioni umane. Sentitevi liberi di passeggiare, di aprire le porte che danno accesso alle stanze del cuore. Ogni mia poesia, ogni racconto, ogni scritto è una porta socchiusa: entrate, rilassatevi e lasciate che le parole portino al vostro cuore un po' della mia anima.
- Rossomando -

Tutti gli scritti presenti in questo blog, se non diversamente specificato, sono di proprietà esclusiva dell'autore.

martedì 29 dicembre 2015

Occhi

La ragazza con l'orecchino di perla - Jan Vermeer

Occhi sfuggenti,
occhi che si nascondono
dietro uno sguardo corrucciato,
un cipiglio bambino.
Occhi che celano,
temono, attendono,
fremono come mani,
come dita che sfiorano corde d'arpa.
Occhi che chiedono,
silenziosi implorano.
Occhi che amano.

Occhi che amano.

- Rossomando -


lunedì 14 dicembre 2015

Dammi un soldo;
un soldo in cambio del mio amore:
solo così farà meno male
quando te ne andrai via da me.

- Rossomando -

domenica 29 novembre 2015

Mille voci

Vieni con me,
prendi la mia mano
e cammina con me.
Inseguiamo la luna,
ascoltiamo con lei
il silenzio della notte.
Non parlare.
Ascolta insieme a me
il richiamo del mare;
chiudi gli occhi
e lasciati cullare
dal suo lento sfiorarti
per poi ritrarsi
come la carezza
di un'amante pudica,
come la mia carezza
sul tuo viso.
Non parlare.
Ascolta con tutti i tuoi sensi.
Lo avverti l'odore del tiglio
trasportato dal vento?
Respira con calma,
riempiti fino a saziare
i tuoi polmoni.
Resta immobile,
lasciati cullare dalla risacca,
riempiti del vento
che porta con sé
il profumo della terra.
Resta immobile,
le mie labbra
sui tuoi occhi chiusi.
Cammina con me;
scopriamo insieme
questa notte invisibile
e ascoltiamo le mille voci
che il silenzio
ha dedicato a noi.

- Rossomando -

lunedì 23 novembre 2015

Momenti


Ci sono musiche
che graffiano l'anima,
scavano dentro
aprendo mondi inimmaginabili.
Ci sono parole
che accarezzano il cuore,
asciugano il pianto,
lavano via il dolore.
Ci sono momenti
da gustare piano,
con la mente, con il corpo,
con il nostro intero essere.
Ci sono momenti
che annullano il tempo
e rendono eterno
un attimo di vita.

- Rossomando -

domenica 1 novembre 2015

Esplosione

Lovis Chorint - Nudo sdraiato - 1900 circa - Brema, Galleria d'Arte

I tuoi sospiri...
il tuo respiro stanotte
riempie il mio intero essere.
Ogni tuo sospiro
mi affonda dentro
fino a farmi sentire
piena di te.
E la tua voce...
la tua voce roca
interrotta dal desiderio,
dai sussulti del tuo corpo,
dal crescere della tua voglia.
Lascia che ti accompagni
nelle stanze dell'amore,
che accarezzi con la voce
il tocco della tua mano.
Regalami il desiderio,
i brividi del tuo corpo,
ascoltami mentre godo
nella percezione del tuo piacere.
Regalami la tua voce,
i tuoi respiri, i tuoi sospiri,
l'esplosione della tua voglia
che stanotte appartiene a me.

- Rossomando - 

venerdì 30 ottobre 2015

Notte strana

Pierre Subleyras - Nudo femminile - 1740

Una voce sconosciuta
riempie le fantasie
di quest’insolita notte
che non trova riposo.
Immagino le tue mani
sulla pelle che sta fremendo,
le tue labbra che si nutrono
di ogni brivido che m’attraversa.
Vorrei sentirti in questa notte,
senza perché, senza risposte,
solo la pelle dei nostri corpi,
solo sospiri nei nostri respiri.
Bocche che cercano,
affamate bramano,
mani che inseguono
l’altrui piacere.
T’immagino mio,
in questa notte strana,
in questa notte intrisa
del pensiero di te.

- Rossomando -

lunedì 12 ottobre 2015

Occhi neri

Occhi neri
cercano i tuoi
in questa notte
senza più luna.

Quante domande
lasciate nel buio
attendono risposte
che non arriveranno mai.

Abbracci si perdono
nel freddo d’inverno
e le mani stringono
il ricordo di te.

Occhi neri
nella notte buia
vagano, fantasmi,
alla ricerca di te.

- Rossomando -

giovedì 8 ottobre 2015

Bianchi e neri

Vladimir Kush - Scacchi

La mente è confusa
in un caos di regole imposte,
l’animo combattuto
nei contrasti tra bianchi e neri.
Più difficili da vedere sono le sfumature,
le infinite possibilità nascoste
che esulano dalle regole
del comune agire.
Non vedo… non so…
ma posso sentire.
Non è forse il sentire una forma di conoscenza,
una più intima coscienza dell’essere?
Dottrine infiocchettate
manipolate per manipolare,
sempre più distanti
dall’umano sentire.
Leggi e proibizioni a domare le folle,
lo scettro dell’ignoranza a sopire rivolte.
Pecore silenziose seguiamo a testa bassa
processioni guidate da improbabili pastori.
Spiriti ribelli in guerra contro i dogmi
Cerchiamo Verità dimenticando l’umane realtà.
Bianchi e neri si susseguono,
s’incontrano, si scontrano,
tra regole, false dottrine,
negazioni ed imposizioni.
Bianchi e neri si combattono,
eterna lotta tra soli vinti,
mentre il mondo potrebbe vivere
di infinite sfumature d’arcobaleno.

- Rossomando -

mercoledì 7 ottobre 2015

Attesa

Erich Von Gotha - Janice svelata

Nei sentieri della mente
s’insinuano pensieri,
nelle stanze della memoria
affiorano ricordi.
L’idea che non sarà
è acqua gelida lungo la schiena,
il desiderio che possa essere
è come fuoco nelle mie viscere.
La mente raffredda il corpo,
l’istinto lo manda in fiamme,
la voglia che sale dentro
muta il gelo in bollente lago.
Secche sono le labbra,
la gola arsa cerca sollievo,
nessun riposo per il mio corpo
che, solo, freme pensando a te.
Alle tue mani sulla pelle tesa,
alle tue labbra tra le labbra umide,
alla tua carne dentro la carne,
al tuo respiro in ogni mio sospiro.
Pensieri riempiono il freddo giorno
e mani scaldano le notti vuote;
il desiderio accompagna il sonno,
rinasco donna, aspettando te.

- Rossomando -

sabato 3 ottobre 2015

Come allora

Luigi Pignataro - Amanti

Ti sento.
Ti sento come fosse ieri
l’ultima volta che le tue dita
accarezzarono il mio corpo nudo.
Ti sento sulla pelle che brucia,
le labbra dischiuse sul mio ventre
che s’offre al piacere dei baci tuoi.
Ti sento come allora,
come stanotte, come domani
e la mente s’abbandona
ad un istinto primordiale,
un desiderio ancestrale
la voglia mia di te.
Ti voglio come allora,
come stanotte, come domani;
ti voglio con la stessa forza
che stanotte era negli occhi tuoi.
Strumento di piacere
vibrerò fra le tue mani
per perdermi, per perderci,
in questa voglia che ci appartiene.
 Ti voglio senza un perché,
 non esistono ragioni logiche,
il tuo corpo, ogni tuo respiro,
ogni gemito destinato a me.
Ti voglio nella mia carne,
tra le lenzuola di un letto sfatto,
tra il sudore dei nostri corpi,
come allora ti voglio, più di allora.

- Rossomando -

venerdì 2 ottobre 2015

Assolo

Amedeo Modigliani - Nudo rosa (1918)

Scivola la mano
tra gli umidi anfratti
in cerca di un piacere
dal caldo sapor di sale.
Indugiano le dita
tra labbra accoglienti,
tremule farfalle
di rosso corallo.
S'inarcan le reni
mentre mani sapienti
pizzicano le corde
d'un sopito sentire.
Si levano vibranti note
dai fremiti del corpo,
si propaga il mio canto
verso l'universo infinito.

- Rossomando -

martedì 29 settembre 2015

Buio

Vito d'Ancona - Nudo (detto anche l'odalisca)

Buio.
Buio nei miei occhi,
buio in fondo al cuore.
Soltanto la mente
vede nei ricordi
le immagini di te.
Il tuo corpo,
la tua risata,
la tua pelle rilucente di gocce del mio sudore.
Ed il tuo odore,
oh...
il tuo odore nelle mie nari,
lo sento...
come un'esplosione nei miei polmoni
che respirano a fatica al ricordo di te.
E il tuo sapore sulle mie labbra arse,
le tue mani pudiche e tremanti
quasi vergognose dell'irriverenza delle mie...
oh Dio... sei viva più che mai!
Vibri nella mia mente
come vibrava il tuo corpo al tocco delle mie dita...
ti sento, mi sei accanto... nel buio.
Ti sento,
o forse è solo la mia immaginazione...
un'altra beffa della mia mente...
prima che il buio ingoi anche l'ultimo dei miei sensi.

- Rossomando -

martedì 15 settembre 2015

La notte

Le ombre di Paolo e Francesca appaiono a Dante e a Virgilio
nel cerchio dei lussuiosi - Ary Scheffera


Nell'oscurità la mia bocca
parlerà in silenzio al cuore tuo
e le mani stringeranno
l'ardore dei tuoi sospiri.
La notte sarà muto testimone
del nostro amore
e il  giorno nasconderà
la magia dei nostri baci al mondo.

- Rossomando -

venerdì 4 settembre 2015

Fenice

"Phoenix" - Palma Rossomando - Acrilico su tela - Miami 1996

Il mio corpo spossato
langue aggrovigliato in un lenzuolo sudato.
Nella mente un’immagine di noi avvinghiati.
Nel naso l’odore della tua pelle,
in bocca il sapore di te.
Ancora bruciano le tue mani sui miei seni gonfi,
sui fianchi stanchi, sulle cosce dolenti.
Ancora sento il tuo respiro rincorrere il mio,
mentre inizio a fondermi con l’oceano,
a sciogliermi nell’abisso,
a bruciare nell’inferno
per poi, Fenice, rinascere a vita nuova.

- Rossomando -

mercoledì 2 settembre 2015

Morfeo

William Etty - Nudo dormiente


Stanze vuote
affollate di ricordi
tolgono il respiro.
Nel mio letto Morfeo,
unico compagno
tra lenzuola sfatte
e lacrime salate.

- Rossomando -

venerdì 7 agosto 2015

Gustav Klimt - Il bacio

L'amore è la trasposizione dei nostri desideri su un altro essere.
Quanto più abbiamo bisogno di essere amati,
tanto più ci convinceremo di amare un nostro simile.

- Rossomando -

giovedì 30 luglio 2015

Il dolore è il cancro dell'anima.
Lo senti avanzare, inesorabile,
mentre divora un pezzo di cuore
ad ogni passo, fino all'ultimo boccone.

- Rossomando -

mercoledì 29 luglio 2015

La conoscenza
è il primo passo
verso l’infelicità.

- Rossomando -

Giochi proibiti - Andres Segovia


Corrono i binari lontano da te
e una chitarra accompagna la mia malinconia.
Attraverso paesi tutti uguali, tutti vuoti.
Passeggeri fantasmi si uniscono al viaggio
lasciando tracce invisibili del loro passaggio.
Corrono i binari mentre piange una chitarra
rendendo meno sola la mia disperazione.
Piango con lei il mio dolore che non ha più voce,
si mischiano le mie lacrime alle sue note vibranti.
Corre la mia vita lontano da te,
da te che fosti la mia speranza,
il mio domani, il mio tutto.
Uomo della pioggia, muovi i fili del mio esistere,
piccola marionetta in balia dei tuoi desideri,
della tua indecisione, delle tue incertezze.
Le note di Segovia restano un ricordo
prigioniero di una lacrima dal gusto amaro
mentre continuano a correre i binari
che inesorabilmente mi portano via da te.

- Rossomando -

Il confine

Cammino su un filo
che segue il confine
tra la normalità
e l'esser insano.
In equilibrio precario
vacillo nell'incoscienza
della comprensione del giusto.
La follia che si prospetta
al di là del mare del dubbio
rende più lucido il mio pensiero
e mi eleva ad uno stato diverso.
Sono corpo smaterializzato
che galleggia nel nulla,
pensiero accartocciato
che si distende per poi schiudersi
seguendo, ritmico, il battito del cuore.
Respiro con ogni parte del mio essere
e mi riempio dell'aria già intrisa di me.
Affronto il mondo
nascondendomi alla realtà,
dipingendo tra le pieghe della mia corteccia
universi di mera fantasia.
Camino su una lama di luce
che separa la mia mente
dal resto del mondo.

- Rossomando -

lunedì 29 giugno 2015

La marionetta

Fernando Graziano - Come una marionetta

Vivo una vita
che non mi appartiene,
recitando il copione
di un altro attore.

Fingo felicità
per gli occhi di chi guarda
e ascolto senza udire
chi parla intorno a me.

Continuo questa recita
di muta marionetta
legata a fili sdruciti
di un perfido burattinaio.

Recito la mia vita
come in un lungo atto
e prima ch'io mi adegui
il sipario è già calato.

- Rossomando -

mercoledì 24 giugno 2015

Introspezione

Salvador Dalì - Rosa meditativa

Io lo so chi sono.
Io sono un universo di emozioni,
una moltitudine di sensazioni
indefinibili ed ingovernabili.
Sono il bianco e il nero,
il tutto e il niente.
Sono quello che gli altri vedono
ed anche quello che è invisibile.
Sono l'ieri, l'oggi e il domani.
Sono follia e poesia
dentro una gabbia di ossa e carne.
Sono pianto e riso.
Sono un mondo infinito
racchiuso in un corpo terreno.
Sono pensiero;
un grumo di pensiero
che si propaga verso l'immensità.

- Rossomando -

venerdì 19 giugno 2015

Il colore del mare

Hieronymus Bosch - Il giardino delle delizie
C'era un tempo, tanti anni fa, prima che io nascessi, in cui il mare era bianco; sì, sembra difficile a credersi, ma il mare era candido come la neve che ricopre i monti a Febbraio. In quel tempo il mare era popolato da creature fantastiche e dai personaggi che oggi leggiamo nelle fiabe. Voi non lo potete sapere, ma i protagonisti delle fiabe non sono frutto della fantasia di un narratore: sono esistiti davvero prima che gli uomini smettessero di sognare. In quel tempo le fate vivevano felici con gli gnomi e le sirene sul fondo del mare, i folletti erano i compagni di giochi dei figli dei tritoni e gli unicorni avevano la loro dimora nelle grotte di cristallo che si trovavano alla fine del mare bianco, al di là della linea dell'orizzonte. Tutte le creature che popolavano il mare vivevano in armonia tra loro e anche con gli uomini che abitavano le terre emerse. Ogni volta che un essere umano voleva incontrare una fata, chiedere consiglio ad un folletto o cavalcare un unicorno doveva solo iniziare a sognare e la creatura avrebbe lasciato le profondità del mare per incontrare l'uomo nel suo sogno. Pian piano però gli uomini cominciarono a sognare sempre meno; qualcuno iniziò a dire che non si può vivere di sogni, che la vita reale è ben altra cosa, che bisogna stare con i piedi per terra. Alcuni si lasciarono convincere che fosse proprio così e un po' alla volta gli uomini smisero di sognare. E poiché ogni volta che un uomo decide di vivere nel mondo della realtà, con i piedi ben saldi per terra, un sogno muore, pian piano i sogni iniziarono ad ammalarsi, a rimpicciolirsi sempre più, fino a scomparire. Tutte le volte che un sogno moriva, il cielo piangeva e lasciava cadere in mare alcune lacrime e così il mare bianco iniziò a colorarsi d'azzurro. Ma siccome i sogni popolavano principalmente la notte, il cielo iniziò a piangere anche lacrime blu e il mare iniziò a diventare sempre più scuro. Fu a quel punto che il Signore di tutte le cose decise di venire in aiuto agli uomini e, per evitare che il mare bianco scomparisse del tutto, promise loro che avrebbe asciugato alcune lacrime del cielo per ogni bambino che nasceva poiché i bambini, si sa, credono ancora ai sogni. Poiché desiderava veramente aiutare gli uomini, il Signore di tutte le cose promise anche che avrebbe regalato al mare delle lacrime bianche di felicità per compensare quelle blu di tristezza per ogni uomo che conservava lo spirito di fanciullo e che continuava a credere nei sogni. Fu così che il mare smise di diventare sempre più scuro e pian piano divenne di un bel colore azzurro come lo vediamo ora. Le creature fantastiche che lo popolavano si rifugiarono nelle sue profondità divenendo per gli uomini un lontano ricordo fino a trasformarsi in personaggi fiabeschi e lì rimasero in attesa che uno spirito bambino li facesse rivivere, di volta in volta, in un nuovo sogno.

- Rossomando -

mercoledì 17 giugno 2015

Pazzia

Sto impazzendo.

La mia mente malsana
diventa insana
per nascondere il vero
ai miei occhi.

Sto impazzendo.

La voce canta inni
di gioia e morte,
di amore ed odio
per questa vita informe.

Sto impazzendo.

Il rifiuto del mio corpo
si muta in dolore,
in piaghe dello spirito,
in oblio della mente.

Sto impazzendo.

Sto impazzendo nell'angoscia
che deriva dal vivere
in un mondo di folli.

- Rossomando -

domenica 14 giugno 2015

Il lupo

Gustave Doré - Andromeda incatenata
Carnefice silenzioso
ti nutri della mia anima,
divori i miei sogni,
fai brandelli del mio domani.
Ospite inatteso
ti nascondi nell'io profondo
lasciando paura e angoscia
a traccia del tuo passaggio.
Lupo famelico
ti nutri nell'ombra,
dimori nella solitudine
di una mente distorta.
Compagno indesiderato
ti sei imposto nella mia vita
e la paura della solitudine
mi fa preferire te
al buio assoluto.

- Rossomando -

mercoledì 10 giugno 2015

Ritrovata felicità

Leonardo da Vinci - La scapigliata

Immobile, sotto la pioggia delle emozioni,
brividi di piacere attraversano la nuda schiena,
il petto gonfio d’inspiegabile felicità.
Vedo strade sfiorarsi, vite incontrarsi,
palpiti avvinghiarsi l’un l’altro
per un’incontenibile esigenza d’amare.
I sogni son seta che carezza la pelle,
accendono l’anima, riscaldano il cuore.
Fanciulla di nuovo, nel mio mondo perduta,
cancello i ricordi di una morte passata.
La vita sorride, sorrido alla vita,
il cuore sazio, mille stelle negli occhi.
Immobile, sotto la cascata delle emozioni,
il petto gonfio di ritrovata felicità.


- Rossomando -

mercoledì 3 giugno 2015

Vite al limite

Pablo Picasso - Vecchio cieco e ragazzo

Vite al limite
nei vicoli bui,
colme di alcool
e di sguardi sprezzanti
di chi gira il viso,
per non sapere.
Per non pensare
che sotto gli stracci,
dentro i cartoni,
in fondo a quegli occhi,
c’è un cuore che batte.
Il cuore di un uomo,
figlio di un passato,
che un giorno, per beffa,
l’ha rinnegato.

- Rossomando -

Osservando Dalì

Salvador Dalì - La persistenza della memoria

Vorrei sentirmi sospesa
tra rarefatte nuvole
come in un fantastico
quadro di Dalì
dove gli alberi
son teste d’uomini
e gli orologi si sciolgono
mettendo fine al tempo.
Vorrei essere parte
di quel genio che trasforma
la follia del mondo
in quotidiana normalità.
I miei occhi vedrebbero
ciò che è invisibile ai più,
i segreti della mente
nel mondo che mi circonda;
foglie secche
ai piedi degli alberi
come squame di pesci
a coprir la terra.
Fiumi che intessono
fili di cielo tra i boschi,
girotondi di farfalle
si mutano in cangianti fiori.
Radici di piante
avvinghiate alle stelle
e foglie che pendono
come panni ad asciugare.
Lanterne capovolte
ad illuminar la notte
e fuochi prigionieri
in bolle d’acqua.
Vorrei passeggiare,
sospesa tra i pensieri,
tra le immagini fantastiche
del mio mondo di dentro.

- Rossomando -

Farfalla

Vladimir Kush - Il libro dei libri

Profondamente immersa nel mio silenzio,
chiusa nel mio piccolo e solitario spazio,
vivo quando gli altri iniziano a dormire
e rinasco quando il mondo comincia a morire.
Della notte percepisco ogni singolo rumore,
ogni alito di vento, l’avanzar delle ore.
Tra pile di libri che ancor non ho letto
e valanghe di parole che non ho mai detto,
mi chiudo in un bozzolo e resto ad aspettare
il giorno in cui, farfalla, inizierò a volare.

- Rossomando -

La metà oscura

Salvador Dalì - Ballerina in un cranio


Sono sospeso tra l’oggi e il domani,
in quel limbo nascosto nelle tue mani.
Esisto perché tu sei presente
e fai di me un essere vivente.
Galleggio inerte in una bolla
che mi protegge e lentamente mi culla.
Sono un pensiero, un desiderio, una colpa.
Sono te stesso nato un’altra volta.
Sono vittima, sono carnefice,
sono del tuo destino l’artefice.
Sono lo specchio della tua anima pura,
sono il riflesso della tua metà oscura.

- Rossomando -

martedì 21 aprile 2015

Un passo da me

Gustav Klimt - Dame à la fourrure


T'ho vista tra i melograni,
dietro la siepe di bosso;
eri lì, immobile,
il vento tra i capelli.
T'ho vista tra le ombre
che la luna riflette nel bosco,
distesa sull'erba
ai piedi del tiglio.
Ti ho seguita in silenzio,
nel tuo lento vagare,
nel tuo improvviso apparire,
ogni volta, ad un passo
dai miei desideri.

- Rossomando -

giovedì 16 aprile 2015

Ramoc, l'uomo che regalava emozioni

C. D. Friedrich - Viandante sul mare di nebbia
Si erano incontrati per caso, in un giorno qualsiasi, per uno scherzo del destino. Lui era tanto che non passava di lì e lei era appena arrivata in quel luogo. Si guardarono negli occhi e vi scoprirono la stessa storia, le medesime sofferenze. Avevano percorso strade diverse che li avevano portati ad incontrarsi, quel giorno qualsiasi, per caso. Ramoc non parlava molto, ma sapeva ascoltare. Diceva poche cose, ma quelle poche cose toccavano l’anima di chi voleva ascoltare. La donna gli parlò di sé, della sua vita, dei suoi amori, della sua sofferenza. Lasciò che lui le guardasse dentro, le posasse la sua mano sul cuore. Ramoc l’ascoltò, in silenzio, delicatamente. Poi le raccontò di sé, del suo dolore, dei suoi rimpianti, della sua vita non vissuta e del suo amore perduto. Lei ascoltò le sue parole senza respirare, ascoltò le parole dell’uomo che si unirono al battito del suo cuore. L’uomo le disse che presto sarebbe partito, che non si sarebbero più incontrati, che lui apparteneva al suo amore perduto. La donna non volle credergli e continuò ad ascoltare i suoi racconti, ad assaporare le sue emozioni. Quella notte la donna pianse con lui, ella pianse per lui, per il suo dolore, per la sua tristezza. Ramoc le chiese di non farlo, di non soffrire per lui, ma la donna non potette accontentarlo. Ramoc regalava emozioni a chi incrociava il suo cammino e la donna aveva raccolto il suo regalo. L’uomo e la donna furono quella notte come l’onda del mare che bacia la riva. Si rincorsero nei sogni, in uno scambio di sensazioni, in un prendere e dare, in una risacca di emozioni. Fu un incontro di anime, di spiriti puri, di attimi intensi, di doni d’amore. Poi venne il nuovo giorno e Ramoc partì; riprese il sentiero che l’aveva condotto fino a quel luogo, fino a quella donna. Ella lo guardò allontanarsi in silenzio, tornare nel mondo dal quale era arrivato, dove viveva il ricordo del suo amore perduto. La donna lo guardò sparire nel giorno, nel primo raggio di sole del mattino. Quello fu il loro unico incontro, la notte in cui la donna aprì il suo cuore a Ramoc, l’uomo che regalava emozioni.
- Rossomando -

Cuore di cristallo

Irene Durbano - Amore

Avevo un cuore fragile
che il dolore frantumò in mille pezzi.
Giunse poi la Speranza
e ne trasformò ogni scheggia
in una farfalla dalle ali di cristallo.
Leggere volarono verso il sole,
lo superarono,
fino a raggiungere il buio della notte
e lì si fermarono,
tramutandosi in scintillanti stelle.
Avevo un cuore di cristallo.
Nelle notti di solitudine
alza gli occhi al cielo;
ritroverai il mio cuore
ad illuminare la tua anima.

- Rossomando -