Luigi Pignataro - Amanti |
Ti sento.
Ti sento come fosse ieri
l’ultima volta che le tue dita
accarezzarono il mio corpo nudo.
Ti sento sulla pelle che brucia,
le labbra dischiuse sul mio ventre
che s’offre al piacere dei baci tuoi.
Ti sento come allora,
come stanotte, come domani
e la mente s’abbandona
ad un istinto primordiale,
un desiderio ancestrale
la voglia mia di te.
Ti voglio come allora,
come stanotte, come domani;
ti voglio con la stessa forza
che stanotte era negli occhi tuoi.
Strumento di piacere
vibrerò fra le tue mani
per perdermi, per perderci,
in questa voglia che ci appartiene.
Ti voglio senza un perché,
non esistono ragioni logiche,
il tuo corpo, ogni tuo respiro,
ogni gemito destinato a me.
Ti voglio nella mia carne,
tra le lenzuola di un letto sfatto,
tra il sudore dei nostri corpi,
come allora ti voglio, più di allora.
- Rossomando -
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