Benvenuti nel taccuino della mia anima, nel posto in cui raccolgo le mie emozioni fermate su carta. Benvenuti in questo luogo di condivisione dove la parola diventa veicolo di trasmissione delle emozioni umane. Sentitevi liberi di passeggiare, di aprire le porte che danno accesso alle stanze del cuore. Ogni mia poesia, ogni racconto, ogni scritto è una porta socchiusa: entrate, rilassatevi e lasciate che le parole portino al vostro cuore un po' della mia anima.
- Rossomando -

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venerdì 19 giugno 2015

Il colore del mare

Hieronymus Bosch - Il giardino delle delizie
C'era un tempo, tanti anni fa, prima che io nascessi, in cui il mare era bianco; sì, sembra difficile a credersi, ma il mare era candido come la neve che ricopre i monti a Febbraio. In quel tempo il mare era popolato da creature fantastiche e dai personaggi che oggi leggiamo nelle fiabe. Voi non lo potete sapere, ma i protagonisti delle fiabe non sono frutto della fantasia di un narratore: sono esistiti davvero prima che gli uomini smettessero di sognare. In quel tempo le fate vivevano felici con gli gnomi e le sirene sul fondo del mare, i folletti erano i compagni di giochi dei figli dei tritoni e gli unicorni avevano la loro dimora nelle grotte di cristallo che si trovavano alla fine del mare bianco, al di là della linea dell'orizzonte. Tutte le creature che popolavano il mare vivevano in armonia tra loro e anche con gli uomini che abitavano le terre emerse. Ogni volta che un essere umano voleva incontrare una fata, chiedere consiglio ad un folletto o cavalcare un unicorno doveva solo iniziare a sognare e la creatura avrebbe lasciato le profondità del mare per incontrare l'uomo nel suo sogno. Pian piano però gli uomini cominciarono a sognare sempre meno; qualcuno iniziò a dire che non si può vivere di sogni, che la vita reale è ben altra cosa, che bisogna stare con i piedi per terra. Alcuni si lasciarono convincere che fosse proprio così e un po' alla volta gli uomini smisero di sognare. E poiché ogni volta che un uomo decide di vivere nel mondo della realtà, con i piedi ben saldi per terra, un sogno muore, pian piano i sogni iniziarono ad ammalarsi, a rimpicciolirsi sempre più, fino a scomparire. Tutte le volte che un sogno moriva, il cielo piangeva e lasciava cadere in mare alcune lacrime e così il mare bianco iniziò a colorarsi d'azzurro. Ma siccome i sogni popolavano principalmente la notte, il cielo iniziò a piangere anche lacrime blu e il mare iniziò a diventare sempre più scuro. Fu a quel punto che il Signore di tutte le cose decise di venire in aiuto agli uomini e, per evitare che il mare bianco scomparisse del tutto, promise loro che avrebbe asciugato alcune lacrime del cielo per ogni bambino che nasceva poiché i bambini, si sa, credono ancora ai sogni. Poiché desiderava veramente aiutare gli uomini, il Signore di tutte le cose promise anche che avrebbe regalato al mare delle lacrime bianche di felicità per compensare quelle blu di tristezza per ogni uomo che conservava lo spirito di fanciullo e che continuava a credere nei sogni. Fu così che il mare smise di diventare sempre più scuro e pian piano divenne di un bel colore azzurro come lo vediamo ora. Le creature fantastiche che lo popolavano si rifugiarono nelle sue profondità divenendo per gli uomini un lontano ricordo fino a trasformarsi in personaggi fiabeschi e lì rimasero in attesa che uno spirito bambino li facesse rivivere, di volta in volta, in un nuovo sogno.

- Rossomando -

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