Benvenuti nel taccuino della mia anima, nel posto in cui raccolgo le mie emozioni fermate su carta. Benvenuti in questo luogo di condivisione dove la parola diventa veicolo di trasmissione delle emozioni umane. Sentitevi liberi di passeggiare, di aprire le porte che danno accesso alle stanze del cuore. Ogni mia poesia, ogni racconto, ogni scritto è una porta socchiusa: entrate, rilassatevi e lasciate che le parole portino al vostro cuore un po' della mia anima.
- Rossomando -

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giovedì 16 aprile 2015

Ramoc, l'uomo che regalava emozioni

C. D. Friedrich - Viandante sul mare di nebbia
Si erano incontrati per caso, in un giorno qualsiasi, per uno scherzo del destino. Lui era tanto che non passava di lì e lei era appena arrivata in quel luogo. Si guardarono negli occhi e vi scoprirono la stessa storia, le medesime sofferenze. Avevano percorso strade diverse che li avevano portati ad incontrarsi, quel giorno qualsiasi, per caso. Ramoc non parlava molto, ma sapeva ascoltare. Diceva poche cose, ma quelle poche cose toccavano l’anima di chi voleva ascoltare. La donna gli parlò di sé, della sua vita, dei suoi amori, della sua sofferenza. Lasciò che lui le guardasse dentro, le posasse la sua mano sul cuore. Ramoc l’ascoltò, in silenzio, delicatamente. Poi le raccontò di sé, del suo dolore, dei suoi rimpianti, della sua vita non vissuta e del suo amore perduto. Lei ascoltò le sue parole senza respirare, ascoltò le parole dell’uomo che si unirono al battito del suo cuore. L’uomo le disse che presto sarebbe partito, che non si sarebbero più incontrati, che lui apparteneva al suo amore perduto. La donna non volle credergli e continuò ad ascoltare i suoi racconti, ad assaporare le sue emozioni. Quella notte la donna pianse con lui, ella pianse per lui, per il suo dolore, per la sua tristezza. Ramoc le chiese di non farlo, di non soffrire per lui, ma la donna non potette accontentarlo. Ramoc regalava emozioni a chi incrociava il suo cammino e la donna aveva raccolto il suo regalo. L’uomo e la donna furono quella notte come l’onda del mare che bacia la riva. Si rincorsero nei sogni, in uno scambio di sensazioni, in un prendere e dare, in una risacca di emozioni. Fu un incontro di anime, di spiriti puri, di attimi intensi, di doni d’amore. Poi venne il nuovo giorno e Ramoc partì; riprese il sentiero che l’aveva condotto fino a quel luogo, fino a quella donna. Ella lo guardò allontanarsi in silenzio, tornare nel mondo dal quale era arrivato, dove viveva il ricordo del suo amore perduto. La donna lo guardò sparire nel giorno, nel primo raggio di sole del mattino. Quello fu il loro unico incontro, la notte in cui la donna aprì il suo cuore a Ramoc, l’uomo che regalava emozioni.
- Rossomando -

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